Catnip, matatabi e valeriana: caratteristiche e differenze di queste erbe per gatti

Catnip, matatabi e valeriana: caratteristiche e differenze di queste erbe per gatti cover
Foto di repertorio

Di cosa si parla quando si utilizza il termine “erba gatta”? L’espressione è generica e può indurre in errore. È necessario perciò fare chiarezza sulle proprietà delle varie erbe che i gatti mangiano non solo – come si pensa – per “espellere i boli di pelo”.

Sono tre le varietà che si possono mettere nel vaso per Micio: matatabi, catnip e valeriana. Vediamo le caratteristiche e le differenze di queste erbe che possono essere utilizzate essenzialmente per due motivi: rilassare l’animale, specie se questo è timoroso, oppure invogliarlo a giocare, magari attirandolo la sua attenzione verso il tiragraffi, utile a salvaguardare mobili e divano.

Catnip (Nepeta cataria)

L’aspetto di questa pianta è simile a quello della menta e produce sul gatto un effetto molto particolare. Micio risulta essere eccitato e stimolato al gioco: si struscia contro la pianta o l’oggetto cosparso di catnip, tenta di masticarlo e di leccarlo, facendo le fusa.

Tale reazione è dovuta al nepetalactone, una sostanza chimica simile ai normali feromoni del gatto. Circa due terzi dei gatti rispondono agli effetti del catnip, soprattutto gli individui giovani. Anche altri grandi felini, come tigri e leopardi sono suscettibili a questa pianta, mentre i leoni vi restano indifferenti. Tra gli effetti benefici associati a questa pianta ve ne è uno che può essere utile anche al padrone: alcuni studi hanno infatti evidenziato che è un valido repellente per le zanzare.

Matatabi (Actinidia polygama) o “Silver Vine”

Si tratta di una pianta di origine orientale che nasce sui monti di Cina e Giappone. Furono gli abitanti di questi Paesi a scoprire per primi le reazioni che questa pianta induce sul gatto. L’actinidina contenuta nell’estratto di questa erba provoca su Micio un effetto calmante che è però associato anche ad un’intensa euforia.

I gatti che solitamente non rispondono al catnip non riescono a resistere al matatabi. Dopo averne mangiate le foglie, infatti il felino si rotola, strofina a terra mento e guance, ha un aumento della salivazione e si lecca le labbra. L’effetto può durare trai 5 e i 30 minuti, dopodiché segue il rilassamento.

Valeriana (Valeriana officinalis)

Acidi valerianici e iridoidi agiscono limitando l’eliminazione di una sostanza rilassante presente naturalmente nel sistema nervoso centrale degli animali. Questa pianta produce sul gatto due reazioni differenti, in base a come viene somministrata.

Se la ingerisce, ha un effetto calmante, mentre se viene fornito un fascio di erbe o l’estratto, vi si struscia contro, fa le fusa e risulta essere stimolato da sensazioni di euforia e piacere, come per il catnip.

Cosa dire, infine, dell’erba gatta che viene venduta nei negozi? Serve per la pulizia del sistema digerente e appartiene alla famiglia delle graminacee. Solitamente si tratta di frumento, ed è un ottimo surrogato per i gatti da appartamento che non hanno accesso all’esterno. Un animale che ha, invece, a disposizione un giardino saprà precisamente quale piantina scegliere e la masticherà al bisogno. L’assunzione di queste piante da parte del gatto non ha solo uno scopo digestivo, oppure di pulizia, ma consente anche l’assunzione di acido folico in maniera naturale.

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