Neve e temperature glaciali, i consigli dell’Enpa

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Foto di repertorio

Buran è arrivato e soffia il suo alito gelido sull’intera penisola provocando diffuse nevicate ed il crollo verticale delle temperature che raggiungono anche parecchi gradi sotto le zero. La perturbazione siberiana mette a dura prova non soltanto le persone ma anche gli animali, domestici e non. Particolare attenzione, durante questa ondata di maltempo, dev’ essere riservata a cani e gatti di proprietà che vivono all’aperto ma anche ai randagi così come agli animali selvatici. Tra questi ultimi, sottolinea l’Enpa (Ente nazionale protezione animali), “gli uccelli rappresentano una categoria particolarmente a rischio, non riuscendo a trovare cibo nel terreno e negli alberi coperti dalla neve”.

Che fare per aiutare gli animali a non morire nella morsa del freddo? Avevamo già affrontato l’argomento in un altro articolo al qualche aggiungiamo ora i suggerimenti dell’Enpa che riguardano non solo cani e gatti.

Per quanto riguarda gli animali domestici, l’imperativo è:

  • Tenerli dentro casa o, comunque, in un luogo caldo e riparato dopo le passeggiate quotidiane e considerare che soprattutto i cani a pelo raso possono necessitare di un cappottino.
  • Prestare particolare attenzione alla salute di cani e gatti. Se sono più abbattuti del solito, se la loro temperatura corporea è più alta o più bassa del normale o se starnutiscono frequentemente o se si nota qualunque variazione del comportamento si consiglia di recarsi al più presto dal proprio veterinario di fiducia.
  • Se il cane dovesse bagnarsi per un acquazzone o per il passaggio in una pozzanghera è essenziale asciugarne con cura tutto il corpo, specie orecchie e zampe.
  • Attenzione alla permanenza su neve e ghiaccio, quando li portiamo a fare la loro passeggiata, perché la neve e le basse temperature possono causare principi di assideramento.
  • Attenzione anche agli sbalzi di temperatura che possono causare malanni; anche in questi casi, alla comparsa dei primi sintomi, è opportuno rivolgersi al proprio veterinario di fiducia

Anche aiutare i selvatici è semplice:

  • Lasciare nel giardino, sul balcone o in un luogo riparato dai predatori (gatti, ad esempio), oltre a qualche “leccornia”, due ciotoline d’acqua tiepida e pulita: una per bere, l’altra (meglio se di terracotta) per consentire agli uccellini di fare il bagno. Questo permette loro di mantenere il piumaggio in ordine e, quindi, di avere una ulteriore protezione contro il freddo,
  • Rifornire le mangiatoie installate in autunno o provare a posizionarle ora sul terrazzo o nel giardino (nel rispetto dei condomini) in modo da per garantire agli uccelli un luogo sicuro dove trovare cibo in abbondanza. Naturalmente, le mangiatoie devono essere posizionate in luoghi al riparo dai predatori e dovrà essere rifornita fino alla primavera. Non interrompere la somministrazione di cibo, gli uccelli possono perdere un punto di riferimento molto importante durante l’inverno.
  • Tuttavia, se non si è installata per tempo una mangiatoria, è difficile che gli uccelli la “riconoscano” e la frequentino. Quindi è efficace e molto utile lasciare del cibo a terra e “appeso” nei rami degli alberi per le specie più timide che frequentano l’ aperta campagna o boschi, parchi e giardini.
  • Una casetta per uccelli può essere utile come riparo dal vento, dalla neve e dal gelo. Ma anche per passare la notte in tutta tranquillità. Va sistemata in un luogo sicuro, riparato dai predatori, dagli agenti atmosferici e dal traffico.
  • Tra gli alimenti più indicati ci sono: le arachidi non salate, i semi di girasole e di zucca, le piccole granaglie, il miglio, i fiocchi di cereali (cornflakes). E’ possibile usare, specie per gli insettivori, anche il cibo per cani e gatti, la frutta fresca e la frutta secca. Da evitare invece, il pane i prodotti da forno. In commercio esistono anche cibi per mangiatoia sotto forma di palle da appendere.
  • In campagna e nei giardini è utile anche togliere la neve da sotto gli alberi, lasciando così del terreno libero

caso si trovasse un animale selvatico in difficoltà, l’Enpa suggerisce infine di contattare i carabinieri Forestali e consegnarlo presso un centro recupero fauna autorizzato (i cosiddetti Cras n.d.r) poiché la detenzione di tali animali, oltre che vietata, necessita di cure specifiche. Ovviamente per gli animali di grande taglia, specie se ungulati o mammiferi come volpi, attendere il soccorso del personale specializzato in quanto necessitano di mani esperte per poter essere maneggiati.

 

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