Ingredienti pericolosi negli alimenti per cani e gatti: riconoscerli per evitarli

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Foto di repertorio

La pubblicità sugli alimenti per animali domestici è sempre più martellante: se da una parte permette di conoscere nuove marche, dall’altra può distogliere l’attenzione da quello che è davvero importante, cioè gli ingredienti. Come evitare quindi di comprare un prodotto solo perché “è quello dello spot”?

Un modo può essere imparare a leggere le etichette correttamente. Esse sono infatti la vera cartina tornasole riguardo la qualità dei prodotti e la loro potenziale pericolosità.

Sottoprodotti

I sottoprodotti di origine animale e vegetale di per sé non sono pericolosi, semplicemente sono meno nutrienti rispetto a materie prime accuratamente selezionate. All’interno dei sottoprodotti di origine animale infatti possono esservi resti di zoccoli, ossa, pelle e pelo, mentre nei vegetali possiamo trovare foglie, radici e bucce.

Attenzione alla loro provenienza: una multinazionale può acquistare i suoi ingredienti in tutto il mondo, quindi anche in paesi che non allevano o coltivano nel rispetto di regole severe come quelle dettate dalla UE. Se il prodotto che stiamo acquistando è di una multinazionale, e sull’etichetta compare la dicitura “sottoprodotti”, è quindi lecito qualche dubbio circa l’effettiva qualità.

Additivi

Tra questi sono utili vitamine e minerali aggiunti, che contrastano le carenze di oligoelementi e acidi grassi, mentre vanno evitati gli additivi tecnologici, che spesso corrispondono agli appetizzanti chimici: questi possono essere molto salati e dare fastidio al metabolismo di cani e gatti. Attenzione perché spesso vengono riassunti sotto la generica dicitura “additivi”. Per saperne di più, ricordiamoci che è nostro diritto chiamare il numero verde dell’azienda in questione per richiedere la lista completa degli ingredienti.

Conservanti

Accade che i conservanti chimici utilizzati nei mangimi per cani e gatti non vengano indicati in etichetta. Anche in questo caso, quindi, vale la regola del numero verde. Molti dei conservanti sono utilizzati per garantire una data di scadenza che può arrivare fino a due anni dall’acquisto: per distinguerli, è utile ricordarsi che i conservanti naturali possono durare al massimo 1 anno.

Gli accorgimenti sono numerosi, ma ci permettono di scegliere la qualità… semplicemente leggendo!

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