Antiparassitari: gli alleati di Fido e Micio

Con l'aumento delle temperature sale anche il pericolo legato ai parassiti

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Foto di repertorio

La primavera è alle porte e porta con sé non solo temperature miti e prati in fiore ma anche sgraditi ospiti parassiti. Parliamo di pulci, zecche ma anche insetti quali flebotomi e pappataci che possono veicolare patologie anche serie per i nostri amici a quattro zampe. Fare prevenzione, proteggendoli con antiparassitari adeguati, è dunque l’arma più efficace per tutelare la loro salute.

Pulci e zecche

Pulci e zecche sono forse i nemici più conosciuti dai padroni di animali. Si nutrono del sangue dei nostri quadrupedi e sono causa non solo di semplici fastidi ma anche di veri e propri disturbi che, se trascurati, possono rivelarsi anche gravi. Le pulci ad esempio, possono veicolare la tenia comunemente noto come “verme solitario” ma in soggetti sensibili bastano anche poche punture per scatenare una dermatite allergica. Una infestazione massiva può, poi, causare anemie anche molto serie. Le zecche sono ancor più pericolose perché veicolano una serie di malattie quali Piroplasmosi, Ehrlichiosi, malattia di Lyme) potenzialmente gravi che devono perentoriamente essere trattate.

Zanzare: leishmaniosi e filaria

La zanzara è, invece, il vettore comune di due malattie potenzialmente mortali per i nostri amici a quattro zampe. Si tratta della leishmaniosi e della filariosi, patologie differenti ma ugualmente pericolose poiché – se non curate – hanno epiloghi infausti. La leishmania viene trasmessa attraverso il pappatacio o flebotomo, insetto simile ad una zanzara di piccole dimensioni attivo prevalentemente dal tramonto all’alba. La filaria, invece, può essere trasmessa dalla maggior parte delle zanzare che dunque sono attive sia di giorno che di notte. Proteggere i nostri amici a quattro zampe anche da questi parassiti è dunque l’imperativo.

Quali antiparassitari scegliere?

Fare prevenzione è, ancora una volta, l’arma più efficace per tutelare la salute dei nostri amati amici a quattro zampe. In commercio esistono numerosi prodotti che differiscono non solo per la modalità di somministrazione ma soprattutto per il principio attivo di cui si avvalgono. Attenzione: prodotti pensati per cani possono rivelarsi tossici e dunque potenzialmente mortali per i gatti ed anche per questo motivo è dunque indispensabile evitare il fai da te e rivolgersi sempre al proprio veterinario di fiducia che saprà consigliare l’antiparassitario più adatto.

Ecco un breve elenco delle formulazioni che il veterinario potrà prescrivere:

  • Collari antiparassitari per cani e gatti: hanno durata da 1 a 3 mesi e possono creare una “barriera” per pulci, zecche e flebotomi.
  • Antiparassitari spot-on per cani e gatti: sono in forma liquida, contenuti dentro a pipette monodose, e vanno applicati direttamente sulla cute dell’animale in prossimità delle scapole per impedire che il quadrupede riesca a leccare il principio attivo.
  • Spray: alcuni sono concepiti per essere spruzzati direttamente sul manto dell’animale, altri sono invece formulati per proteggere l’ambiente domestico e possono quindi essere nebulizzati su cucce, divani, tappeti.
  • Shampoo antiparassitari contro pulci, zecche e pidocchi
  • Compresse antipulci: somministrate mensilmente oppure ogni tre mesi quelle di recente formulazione, rendono impossibile la schiusa delle uova della pulce. La pulce però deve pungere il cane per intossicarsi quindi potrebbero non essere ideali per soggetti con problemi di dermatite allergica. Alcune formulazioni proteggono anche dalle zecche.

Sempre più padroni e veterinari propendono per principi attivi naturali, quali l’olio di neem, che hanno comprovata azione repellente e sono innocui per animali e ambiente. Anche in questo caso, tuttavia, la parola spetta al veterinario.

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