Coldiretti, 1 famiglia su tre ha animali domestici

Confermato l'effetto "pet-therapy": contribuiscono a migliorare la qualità della vita

Coldiretti, 1 famiglia su tre ha animali domestici cover
Foto di repertorio

Una famiglia italiana su tre vanta tra i suoi membri almeno un animale da compagnia che, nella metà delle volte, è stato adottato da canili, rifugi o gattili quando non direttamente dalla strada. È questa la fotografia scattata da “Gli animali nelle case degli italiani”, dossier presentato da Coldiretti il 17 gennaio scorso in occasione delle celebrazioni di Sant’Antonio Abate, in Piazza San Pietro a Roma. Dallo studio viene confermato l’effetto pet therapy esercitato dagli animali ovvero i benefici effetti sulla salute psicofisica delle persone legato alla convivenza con Fido, Micio & Co.

Secondo quanto emerge dallo studio, infatti, nel 33% delle case italiane vive almeno un pet: “Sono oltre 14 milioni i cani e i gatti in Italia ­– sottolinea Coldiretti –, ai quali si aggiungono 3 milioni di conigli e tartarughe, 13 milioni di uccelli e 30 milioni di pesci. Animali, questi, capaci di portare all’interno della famiglia serenità e gioia (43%), allegria e divertimento (36%), pace e tranquillità (16%) e sicurezza (6%). Un benessere non solo psichico ma anche fisico: così come sottolinea l’indagine GfK Eurisko, secondo i proprietari gli animali contribuiscono anche a migliorare la qualità della vita stimolando a svolgere attività fisica (94%), favoriscono la socialità e la comunicazione (81%) e hanno effetti positivi sulla salute psicologica (95%).

Nel tempo, l’ingresso degli animali domestici all’interno della famiglia si è consolidato tanto che oggi vengono sempre più considerati membri a tutti gli effetti di essa.  A confermarlo, è il boom registrato negli ultimi cinque anni rispetto alla richiesta di servizi veterinari (+89,1%), “beauty farm” e “asili” per cani e gatti che hanno fatto segnare un aumento del 43,7%. “Nuovi servizi – spiega la sigla degli agricoltori – che sono il segnale di un’attenzione sempre maggiore per i pet considerati veri e propri componenti della famiglia che, se non possono essere portati in ferie (in Italia si stima che circa la metà degli alberghi siano “a misura di Fido”), vengono sistemati in strutture di accoglienza dove sono nutriti e curati. L’alimentazione resta fra le voci di spesa più importanti con oltre 2 miliardi di euro all’anno: nella maggioranza delle famiglie si spendono complessivamente in media dai 30 ai 100 euro al mese”.

 

 

 

© Riproduzione Riservata