Autunno, è stagione di cambio del pelo

Ecco come aiutare i nostri animali domestici in questo delicato passaggio

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Foto di repertorio

Autunno, cadono le foglie e come esse, il pelo dei nostri animali domestici. In questo cambio di stagione, infatti, cani e gatti perdono il leggero manto estivo sostituendolo con una ben più folta pelliccia adatta per affrontare le rigide temperature invernali. In realtà, con l’abitudine di tenere i quattro zampe in casa all’interno delle riscaldate mura domestiche dove i quattro zampe sono meno esposti alla luce diretta del sole, il cambio del mantello non avviene solo in due precisi momenti annuali (durante i quali tuttavia si registra la maggior perdita del pelo) ma è un fenomeno pressoché continuo durante tutti e 12 i mesi seppur in piccole quantità.

Muta invernale

A differenza del cambio muta primaverile, quando la rigenerazione del pelo è totale, nel periodo tra la stagione calda e quella fredda la quantità di pelo perso è ovviamente inferiore proprio perché il quattro zampe si spoglia del mantello estivo ben più leggero (per ovvi motivi climatici) di quello invernale.

Il fattore scatenante che determina l’inizio della muta non è, come comunemente si potrebbe pensare, il cambio di temperatura ma la quantità delle ore di luce rispetto a quelle di buio. Proprio per questa ragione, animali che vivono nell’ambiente esterno a quello domestico e che sono dunque esposti direttamente ai raggi del sole, hanno una muta più regolare e breve rispetto ai quattro zampe che vivono in appartamento.

Attenzione: se il pelo morto è fastidioso per chi abita la casa – proprio per la sua capacità di “incollarsi” a tutto e a tutti e di ammucchiarsi sotto ai mobili e negli angoli della casa in soffici gomitoli – per i nostri amati quattro zampe può rappresentare un vero e proprio disagio che può avere effetti diretti sul loro stato di salute. In particolar modo nel gatto, infatti, si può verificare un accumulo di agglomerati di pelo a livello gastrointestinale che, nella peggiore delle ipotesi, possono generare febbre ed anche pericolose occlusioni.

I padroni di Micio sanno bene che trovare ammassi di pelo vomitati dal proprio felino domestico è un’eventualità tutt’altro che rara. Chi ha in particolar modo quattro zampe dal manto lungo o semi-lungo, ma non sono esonerati nemmeno i mici con la pelliccia corta, ciclicamente si ritrova a pulire questi rigurgiti indigesti. Se il gatto riesce a liberarsi autonomamente dall’agglomerato di manto caduco, il problema non si pone quando invece questo staziona nell’apparato gastrointestinale c’è sicuramente bisogno di agevolare il felino domestico ad espellerlo.

Consigli per curare il manto di Micio

  • Spazzolarlo regolarmente per portare via il manto in eccesso prima che venga ingurgitato durante le numerose, quotidiane pulizie da parte del gatto. Per farlo in maniera efficace, è fondamentale scegliere la spazzola o il cardatore più adatto alla tipologia del manto.
  • Via libera alla somministrazione regolare di paste al malto che aiutano Micio ad espellere il pelo ingerito favorendone il transito intestinale. Si tratta di alimenti complementari per cani e gatti a loro – generalmente – graditi che possono essere somministrati direttamente all’animale oppure aggiunti al cibo.
  • Anche se micio non può uscire in giardino, è bene non fargli mancare l’erba che in natura assume proprio quando ha fastidi a livello gastrico per vomitare ciò che di indigesto ha ingerito. Basta seminarla in vaso oppure acquistare quella già cresciuta in comode vaschette.
  • Quando i tentativi di liberarsi del peloso agglomerato sono per micio vani, un utile aiuto lo forniscono le fibre. Una dieta ricca di questa componente alimentare tipica dei vegetali, è un efficace alleato poiché favoriscono il transito intestinale e dunque l’espulsione dei fastidiosi boli di pelo. Anche in questo caso, i pet shop specializzati offrono crocchette per gatti specifiche molto efficaci per la risoluzione del problema.
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