Il cane tira al guinzaglio? Qualche consiglio e l’attrezzatura adatta

Guinzagli, collari, pettorina e alcune buone norme di comportamento

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Foto di repertorio

La passeggiata con il cane è una delle abitudini più importanti da prendere quando si decide di adottare un nuovo amico a 4 zampe. Si tratta di un momento in cui Fido e il suo padrone prendono confidenza l’uno con l’altro ed è per questo necessario educare il cane affinché non tiri quando si trova al guinzaglio. È bene assecondare il cane quando si sofferma ad annusare alberi o fa i suoi bisogni (ricordatevi di pulire), ma è importante che sia l’uomo a decidere dove andare, specialmente in città dove ci sono molti pericoli. Si deve usare anche un po’ di psicologia canina e cercare di capire perché il cane tira al guinzaglio.

Scegliete il guinzaglio più adatto al vostro cane

Per una passeggiata piacevole bisognerà scegliere il guinzaglio più adatto che dipende molto dalla tipologia, dal carattere e dalla taglia del cane. Si può chiedere consiglio al veterinario o all’educatore cinofilo. È importante controllare sempre l’integrità del guinzaglio e del moschettone di aggancio e magari averne uno di riserva per le emergenze. Esistono guinzagli estensibili, il cui uso però va ben ponderato perché potrebbe disabituare il cane alla disciplina – inoltre una legge recente fissa la lunghezza massima ad un metro e mezzo – o i classici guinzagli in nylon, una scelta buona e resistente. A differenza di quelli in metallo sono infatti leggeri e facili da pulire.

Come fare se il cane tira al guinzaglio?

Per quanto riguarda l’attrezzatura si può pensare innanzitutto di sostituire il collare con una pettorina in modo tale da ridurre lo sforzo meccanico sul collo. È infatti dimostrato che utilizzando la pettorina il cane tira meno e la passeggiata sarà un momento piacevole per entrambi. Tra i consigli degli addestratori c’è quello di tenere il guinzaglio morbido, non corto, in modo da dare libertà al cane. Il primo principio a cui attenersi tuttavia è questo: nel momento in cui il guinzaglio è teso ci si deve fermare, spostare indietro il peso del corpo ed evitare di dare strattoni che agiterebbero ancora di più il nostro amico a quattro zampe. Quando il guinzaglio è morbido si può continuare la passeggiata. Niente bruschi movimenti.

Nel momento in cui il cane si ferma ad annusare qualcosa, ci si sposta davanti rispetto a lui, nella direzione in cui si vuole proseguire. È un messaggio per fargli capire la direzione da prendere una volta finito di esplorare il territorio. Assecondare il cane nelle sue fermate lo rilassa. È importante comunicare col cane, abituandolo ad ordini come “andiamo”, “di qua”, “fermo”.

Tra i consigli migliori c’è l’alta frequenza delle passeggiate.  Anche se avete il giardino o un ampio cortile, se la passeggiata viene svolta solo una volta a settimana quasi certamente il cane si metterà a tirare. Trasformare la passeggiata in un appuntamento giornaliero non solo tranquillizzerà il cane, ma farà bene anche al proprietario!

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