Cane o gatto diabetico? Niente paura, curarli si può!

Novembre è il mese della prevenzione, le iniziative negli ambulatori veterinari

Cane o gatto diabetico? Niente paura, curarli si può! cover
Foto di repertorio

Sete intensa, urinazione abbondante e frequente, perdita di peso, pelo secco ma anche fame vorace in soggetto che, pur mangiando, tende a dimagrire. Sono questi i sintomi più comuni del diabete nel gatto e nel cane, patologia che – secondo le stime – colpisce 1 animale domestico su 100 ma le cui manifestazioni, spesso, non vengono riconosciute in tempo dai proprietari che per questo tardano a rivolgersi al proprio veterinario.

Quali sono i quattro zampe più esposti a questa malattia? In linea generale, cani e gatti adulti o anziani, spesso in sovrappeso. Il cane diabetico è spesso femmina, genere in cui si registra il doppio dell’incidenza rispetto ai maschi. Tra i Mici, al contrario, l’identikit del gatto diabetico è tendenzialmente un animale sterilizzato. In tutti i quadrupedi, la prevenzione e le cure eseguite correttamente, sotto la stretta guida del medico, possono garantire una buona qualità della vita. “Se trattato – spiega Giuliano Lazzarini, medico veterinario – l’animale può svolgere una vita normale. Si tratta solamente di seguire una terapia ad hoc unitamente ad una dieta povera di zuccheri ed amidi. Se nel cane il diabete è curabile ma non guaribile definitivamente, al contrario nel gatto questa malattia può essere reversibile: alcuni gatti, infatti, guariscono completamente quando la patologia è legata ad un problema pancreatico transitorio”.

Al pari di quanto accade per l’uomo, anche tra i quattro zampe l’insorgenza è correlata a elevati livelli di glucosio nel sangue e dà luogo a numerose, serie complicazioni che mettono in pericolo la salute dell’animale riducendone notevolmente l’aspettativa di vita. In questo senso, la dieta svolge un ruolo d’importanza primaria. “Un eccesso di grassi e di amidi – continua Lazzarini – può creare problemi. Un’ alimentazione, al contrario, ricca di fibre permette all’animale di sentirsi sazio e impedisce, al tempo stesso, un eccesso di zuccheri durante la giornata. Fondamentale per il paziente diabetico, inoltre, è il movimento poiché facilita l’utilizzo di insulina a livello muscolare”.

Come avviene in medicina umana, anche in veterinaria si stima che il numero di cani e gatti con diabete non diagnosticato sia altissimo. Diagnosticare questa malattia è, tuttavia, abbastanza semplice e non invasivo per gli animali domestici. “La diagnosi – spiega Lazzarini – avviene attraverso l’esame del sangue unitamente a quello delle urine. Quest’ultimo, in particolare, è molto importante perché permette di determinare una eventuale presenza di zucchero”.

Proprio per sensibilizzare ed informare i proprietari in tal senso e renderli consapevoli rispetto ad una miglior gestione del proprio amico a quattro zampe – attraverso una maggior attenzione all’alimentazione e allo stile di vita del proprio Pet – nel mese di novembre sono in programma una serie di iniziative anche in ambito veterinario. In questo specifico periodo dell’anno, infatti, anche in medicina umana vengono organizzati numerosi momenti di sensibilizzazione volti a tenere alta la guardia rispetto a questo infimo nemico. Il 14 novembre in tutto il mondo si celebra, non a caso, la “Giornata mondiale del diabete” con il patrocinio dell’Oms (Organizzazione Mondiale della sanità).

Come aderire all’iniziativa? Basta collegarsi al sito www.mesedeldiabetecanegatto.it/ per scoprire la lista degli ambulatori veterinari aderenti filtrando i risultati per regione.

© Riproduzione Riservata