Animali investiti, il soccorso è d’obbligo

Non è solo questione di coscienza, in caso di incidente bisogna fermarsi e prestare soccorso

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Foto di repertorio

Se si investe un animale è obbligatorio soccorrerlo. Dovrebbe essere scontato invece non lo è tanto che non è raro vedere automobilisti che tirano dritto per la loro strada se un Micio – o un altro quattro zampe – gli finisce tra le ruote.

Proseguire la propria marcia è tuttavia un reato. Se portare soccorso non è – purtroppo – sentire comune di ogni coscienza, il codice della strada già dall’estate 2010 obbliga a fermarsi in caso di sinistro in cui sia coinvolto un quattro zampe per assicurarne il pronto intervento. Per tutelare in toto l’animale investito, inoltre, il legislatore italiano ha equiparato la necessità di trasporto di un animale ferito a quelle delle persone permettendo l’utilizzo di sirena e lampeggiante alle ambulanze veterinarie e ai mezzi di vigilanza zoofila.

Cosa rischia l’automobilista che non soccorre un animale ferito? L’articolo 189, comma 9 bis, del codice della strada parla chiaro: “L’utente della strada, in caso di incidente comunque ricollegabile al suo comportamento, da cui derivi danno a uno o più animali d’affezione, da reddito o protetti, ha l’obbligo di fermarsi e di porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso agli animali che abbiano subito il danno”. Chiunque non ottempera a questi obblighi, è punito con una sanzione amministrativa che prevede il pagamento di una somma da 413 a 1.656 euro. Multa che scende da 82 a 328 euro nel caso in cui le persone coinvolte in un incidente con danno a uno o più animali d’affezione, da reddito o protetti, non mettano in atto “ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso”.

Cosa fare, dunque, se si provoca un incidente in cui siano coinvolti animali oppure in caso ci si ritrovi ad essere spettatore di un sinistro? Nel caso non si conosca il numero di telefono del servizio di pronto soccorso dedicato agli animali feriti, non perdere tempo e contattare il servizio veterinario dell’Ausl di competenza territoriale che saprà certamente dare tutto l’aiuto del caso oppure fare riferimento alle Forze dell’Ordine come Vigili Urbani, Carabinieri o Polizia. Altra opzione, è contattare un medico veterinario privato in modo che possa prestare le prime, necessarie cure.

Se il ferito fosse un animale selvatico, il consiglio è quello di contattare – ancora una volta – l’Ausl veterinaria o in alternativa i Carabinieri (che dal gennaio del 2017 hanno assorbito anche gli agenti del Corpo Forestale dello Stato), che daranno indicazioni utili per contattare eventualmente operatori o veterinari dei Cras (centro recupero animali selvatici) o i rifugi di riferimento territoriale.

In caso si assista, infine, alla fuga di un pirata della strada che abbia investito un animale e proseguito la sua marcia senza fermarsi, l’imperativo è segnalare l’omissione di soccorso alle forze dell’Ordine.

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