Diete naturali per cani e gatti, quando le proteine diventano dannose

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Foto di repertorio

Alimentare il cane in modo naturale tentando di emulare la dieta che il quattro zampe seguirebbe in natura è una tendenza che, negli ultimi anni, ha preso sempre più piede tra i padroni di cani e gatti. Anche le aziende specializzate nell’alimentazione industriale per animali domestici hanno ovviamente captato questa richiesta di mercato dando il via alla produzione di crocchette per cani e croccantini per gatti con elevate percentuali di carne che invocano il ritorno ad una alimentazione atavica. Alimenti questi che, spesso, sono caratterizzati da una elevatissima percentuale proteica e, proprio per questo, non sempre sono adatti ai nostri compagni a quattro zampe.

In linea generale, il tenore proteico del mangime per gatti è sempre più alto rispetto alle crocchette per cani. In commercio si trovano alimenti con livelli di proteine che arrivano fino al 38% per Fido e superano il 40% per Micio. “Chi sceglie questi mangimi – spiega Claudia Guardigli, medico veterinario – deve valutare bene quanta attività fa il proprio animale domestico, considerare se è sterilizzato, l’età ed eventuali patologie in atto”. In alcuni casi, infatti, tali diete possono – addirittura – risultare dannose. “Livelli proteici molto elevati possono, ad esempio, essere concausa di insufficienza renale nei cani di taglia piccola che fanno poco movimento ma anche in cani e gatti anziani. Sono, poi, fortemente sconsigliati in soggetti affetti da patologie renali ed epatiche. L’apporto proteico va valutato caso per caso e deve essere, infine, scelto anche in considerazione della taglia dell’animale e della sua attività fisica”.

Il mito delle diete naturali per cani e gatti che promettono di riprodurre quelle a base di prede che caccerebbero in stato di libertà, non deve dunque essere preso come un ideale verso il quale tendere a priori. “Animali carnivori che però vivono in casa non hanno un dispendio calorico simile a quello che avrebbero in natura – continua Guardigli -. Proprio la domesticazione e gli agi della vita casalinga, alimentazione compresa, hanno permesso di allungare l’aspettativa di vita di cani e gatti. Questi ultimi in particolare, essendo predisposti all’insufficienza renale, non andrebbero appesantiti con mangimi altamente proteici. È buona regola, poi, incentivare il più possibile il consumo di acqua magari avvalendosi di fontanelle oppure aggiungendo l’acqua all’umido”.

Una buona alimentazione con un contenuto apporto di proteine ha, inoltre, vantaggi anche in caso di allergie o intolleranze alimentari. “In quest’ultimo caso, proteine facilmente digeribili come quelle del pesce possono aiutare sia gli animali con sensibilità digestive che quattro zampe con principi di insufficienza renale o calcolosi”.

 

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