Anziani e animali: così la compagnia dei pet migliora la loro salute

Tra i benefici indiretti anche un cospicuo risparmio per lo Stato

Anziani e animali: così la compagnia dei pet migliora la loro salute cover
Foto di repertorio

La metà degli over 65 in Italia possiede almeno un animale domestico, con un trend in continua crescita. Per il 70% degli anziani la compagnia del proprio amico a quattro zampe influenza sia il benessere fisico sia quello mentale ed è fondamentale per accompagnare gli ultimi anni della vita.

I dati sono estratti dal rapporto Federanziani su “Over 65 e animali da compagnia”. Secondo questa ricerca avere un cane o un gatto migliora sensibilmente anche l’attività fisica degli over 65: l’89% degli anziani porta a fare una passeggiata il proprio cane con regolarità, il 78,7% lo fa tutti i giorni.

Il benessere sulla forma fisica e psicologia degli anziani

Chi ha un cane risulta quindi più in forma e dimostra – lo studio ha preso in esame anche alcune fonti di letteratura internazionale – biologicamente dieci anni di meno. I proprietari ‘over 65’ sono possessori responsabili: attenti alle cure veterinarie e all’accudimento costante, anche perché nelle persone che abitano sole il cane è una compagnia fondamentale.

Un dato per capire quanta attività fisica faccia il possessore di un cane: il 57% in più di chi non ne ha uno, che si traduce in lunghe camminate che possono migliorare molto la salute.

Secondo le stime infatti camminare in media un’ora e quaranta minuti al giorno avrebbe diverse implicazioni: 432.000 diabetici con meno complicanze, riduzione dell’incidenza di patologie cardiovascolari (-7%). Ma c’è anche un risvolto psicologico: maggior stima di sé stessi (+6%) e minor incidenza di depressione (-5,73%). In totale, la stima dei possibili risparmi per il servizio sanitario nazionale per i mancati ricoveri legati alle varie patologie si aggirerebbe intorno ai 2,7 miliardi l’anno.

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