Antiparassitario per cane: come applicarlo nel modo corretto

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Foto di repertorio

All’apparenza molto semplici da somministrare, gli antiparassitari spot-on necessitano comunque di alcuni accorgimenti affinché non perdano di efficacia o – addirittura – non siano dannosi. La regola fondamentale per applicare l’antiparassitario al proprio amico a quattro zampe è quella di rispettare la specie per cui il prodotto è stato studiato: non tutti i principi attivi possono essere utilizzati indifferentemente su cane o gatto. Un esempio è la permetrina, molto utilizzata sui cani perché tiene lontani gli insetti responsabili della leishmaniosi, ma tossica per il gatto che non riesce a metabolizzarla nell’organismo e potrebbe addirittura causare la morte del micio.

Quando e dove applicare l’antiparassitario al cane

Gli antiparassitari spot on hanno, in genere, una durata mensile che è importante rispettare, specialmente nei periodi più caldi (da maggio a ottobre) quando pulci, zecche e zanzare si riproducono maggiormente. In ogni caso va seguito il foglietto informativo che illustra dopo quanto applicare nuovamente il prodotto e in quale modo somministrarlo. Generalmente la fialetta deve essere applicata tra le scapole dell’animale, in particolare sui gatti per i quali è bene controllare che il prodotto non coli più in basso dove potrebbero arrivare a leccarsi. Nel cane invece alcuni antiparassitari devono essere applicati in differenti zone lungo la colonna vertebrale.

Come funzionano gli antiparassitari spot-on

Affinché l’effetto non si disperda è assolutamente necessario spostare accuratamente il pelo, poiché il liquido deve essere posto a diretto contatto con la pelle in una zona in cui la cute sia integra, senza ferite. I prodotti spot-on vengono infatti assorbiti attraverso lo strato lipidico epidermico che porta a distribuirli su tutta la superficie corporea, per questo non va toccato con le mani né sparso o massaggiato. Per lo stesso motivo non va fatto il bagno né prima né dopo l’applicazione dell’antiparassitario: se il cane viene lavato prima il film lipidico si altera e si assottiglia, riducendo l’assorbimento e quindi l’efficacia del prodotto; se l’animale entra in contatto con l’acqua dopo l’applicazione l’antiparassitario rischia di disperdersi. L’ideale è predisporre il momento della somministrazione al centro di una finestra di quattro giorni tra un bagno e l’altro.

La possibilità di aggiungere antiparassitari naturali

L’antiparassitario spot on può essere integrato, nel caso in cui si viva in una zona particolarmente infestata (ad esempio vicino a zone umide o in campagna aperta), da antiparassitari naturali da applicare prima di far uscire il cane. Tra i più diffusi quelli a base di olio di neem o olio di pul. Ne esistono di moltissimi tipi, alcuni dei quali contengono fragranze di piante sgradite a zanzare e pappataci, e permettono una protezione completa del cane, soprattutto se aggiunti all’antiparassitario in fialetta.

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