La natura si riprende “tutto quello che è suo”

Dai parchi delle metropoli alle città costiere, gli animali tornano all’aria aperta mentre gli uomini sono chiusi in casa

La natura si riprende “tutto quello che è suo” cover
Foto di repertorio

Gli animali tornano a popolare un mondo disabitato dal genere umano: sembra la trama di un film apocalittico, invece è la realtà odierna.

Le misure sanitarie adottate nel nostro paese hanno portato le strade e le piazze di tutte le città italiane a svuotarsi rapidamente, così che, nel silenzio spettrale che regna ovunque, la natura si spinge fuori dai suoi nascondigli sostituendo navi, aerei, autobus e persone.

La natura in città: quali animali si vedono?

Dai cigni sui Navigli alle anatre in centro, a Milano sono arrivate anche le lepri, avvistate il 20 marzo da una cittadina. Si tratta in realtà di conigli selvatici, che hanno popolato un parco nella zona nord-ovest della città, a due passi dalla tangenziale.

Rassicurati dal silenzio e dall’assenza di persone, gli animali si spingono fuori dal proprio territorio abituale anche per cercare cibo: come è successo per i cervi avvistati nei prati ancora innevati di Courmayeur, che si sono spinti fino ai balconi di case e ristoranti chiusi. Sulla costa romagnola, invece, in questi giorni si vedono i delfini anche vicino ai moli.

Tra commenti entusiasti sui social: “Io resto a casa volentieri, se serve a far tornare loro”, e le lamentale di chi invece ne ha paura “un cervo è pur sempre un animale imponente, specie se agitato e spaventato”, una sola cosa è certa: quest’anno saranno soprattutto gli animali a godersi la primavera. 

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